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RisiPreziosi è

Aina Società Agricola

Utilizzando il riso nero Gioiello di RisiPreziosi, nasce la rosa dei venti vivente, il riso diventa arte, 6400 mq opera dell’artista Livio Bourbon, ecco il Risegno più grande d’Europa in occasione del 90° anniversario dell’Ente Nazionale Risi, Castello d’Agogna Mortara PV

Un prodotto ricco a livello nutrizionale

Convinti di poter riuscire ad ottenere un risultato soddisfacente, ci siamo dedicati a questo progetto affrontandone le complessità, grazie ad una forte determinazione e al supporto di tutti coloro che, meravigliati, si fermavano a osservare quello che era il primo campo coltivato completamente nero in mezzo ad una scacchiera di riso verde. Questo è stato il primissimo traguardo della nostra nuova produzione risicola. 

Coltivazione sostenibile

Per coltivare oggi occorrono idealmente le medesime competenze di un tempo, ma è il tempo stesso che modifica il ruolo nel nostro lavoro. Il nostro è un impegno costante nel rinnovarci e nel rinnovare.

Utilizziamo tecniche di agricoltura sostenibile e conservativa, con lo scopo di mantenere un ambiente sano e vivo in ogni stagione dell’anno. 

Per conservare la fertilità dei suoli e l’intero ecosistema, iniziamo subito dopo la raccolta del nostro riso con la semina di un'essenza leguminosa (Veccia Villosa in foto) il cui compito è quello di inerbire il terreno per proteggerlo dall’erosione delle stagioni fredde e di catturare l’azoto presente in atmosfera per fissarlo poi in modo naturale al terreno. Una volta raggiunto il massimo sviluppo della vegetazione e la fioritura, il sovescio verrà interrato mediante aratura per lasciare spazio alle nuove semine.


La rotazione colturale

Altro elemento di distinzione della nostra realtà agricola è la rotazione colturale. Questa tecnica è tuttora poco praticata in quanto molto dispendiosa in termini economici ed organizzativi, ma i suoi vantaggi sono indispensabili per una buona e moderna pratica agricola.

Con lo scopo di ridurre al minimo lo sfruttamento del suolo, alterniamo ogni tre anni seguendo una precisa rotazione le semine del riso con quelle del mais al fine di migliorare la fertilità del terreno e garantire una migliore resa a parità di condizioni.

In modo del tutto naturale e non dannoso interrompiamo il ciclo vitale infestanti legate alla coltura del riso. In particolare la successione riso/mais grazie all'enorme diversità dei sistemi radicali permette una migliore esplorazione del suolo da parte delle radici.

Così facendo creiamo una biodiversità aziendale, dando molto spazio alla natura che

rimane protagonista in un ambiente sano. Questo è il modo con cui noi oggi crediamo si possa fare agricoltura. La presenza continua di animali selvatici nei nostri campi ci conferma che stiamo proseguendo nella giusta direzione.


L'aratura


Con l'aratura si procede all'interramento delle stoppie e della massa organica. Ancora oggi questo rimane il sistema più efficace per il rivoltamento del terreno. Seppur molto impegnativo in termini di potenza richiesta, permette di ottenere in modo conservativo un ottimo controllo delle infestanti; queste vengono ribaltate in profondità impedendo loro di germinare.

L'aratura viene svolta in azienda su tutta la superficie e il suo inizio coincide con il mese di marzo. È il primo significativo volta pagina che segna la fine del periodo di riposo per le campagne e l'inizio delle nuove attività agricole.

La Livellatura  


Obiettivo primo della livellatura delle camere è quello di ridurre al minimo lo spreco di un elemento molto prezioso quale l'acqua.

Portando le singole camere sulla stessa quota altimetrica tramite livellatrice modulare a controllo laser, si potrà mantenere costante il livello dell'acqua, in questo modo non solo l'acqua impiegherà meno tempo per sommergere l'intera camera, ma anche lo stesso riso potrà svilupparsi in maniera uniforme sfruttando il volano termico tipico dell'acqua che gli garantirà una sorta di coperta naturale per le radici mantenendo la temperatura sempre costante. La livellatura del terreno inoltre consente di risanare le aree umide e paludose tipiche della risaia permettendo a fine stagione all'acqua di lasciare la camera con la stessa facilità con cui la raggiunge durante le sommersioni.


La semina


La semina a file interrate, o semina in asciutta, è utilizzata su tutta la superficie aziendale: da tempo la preferiamo alla tradizionale semina in acqua perché, pur richiedendo maggior lavoro e tempistiche più efficienti, permette di svolgere una semina precisa su terreno asciutto.Una volta deposto il seme nel terreno trascorreranno circa 10 giorni prima che la piantina si presenti al mondo circostante.Quando le piantine di riso avranno circa 30 giorni la risaia sarà sommersa: il riso nato in condizioni di asciutto riuscirà ad adattarsi nuovamente per iniziare a vivere completamente in sommersione. Procedendo in questo modo, le piante infestanti tipiche dei terreni asciutti andranno a scomparire per via della continua presenza dell'acqua, mentre le infestanti acquatiche non riusciranno a sovrastare la vegetazione del riso, che al momento della prima sommersione risulta essere già ben sviluppata.

La concimazione


La prima concimazione verde viene effettuata con l'interramento dei sovesci; successivamente per fine giugno avviene una seconda concimazione di tipo minerale, effettuata distribuendo al riso azoto ureico.

L'azoto servirà alla pianta per nutrirsi, sviluppare i tessuti e procedere alla formazione della pannocchia. Ancora una volta, a salvaguardia dell'ambiente, sono utilizzate macchine di ultima generazione a completo controllo GPS. Grazie ad esse riusciamo a far sì che il concime raggiunga la pianta, evitando inutili sovra dosaggi e dispersioni in ambiente del prodotto.

In questo modo interveniamo nel momento più opportuno con un input molto basso mantenendo inalterato il naturale svolgimento dell'ecosistema presente nell'ambiente risaia.

Terminata l'ultima concimazione, il riso si prepara alla riproduzione. Ci vorranno ancora circa 90 giorni prima della raccolta – un periodo delicato in quanto il riso è un cereale molto sensibile ai rapidi cambiamenti climatici. 
Sarà ancora una volta l'acqua a fare da volano termico durante le accidentali fresche notti d'estate.

La raccolta

 
Il momento più atteso della campagna agricola rimane proprio questo: con grande entusiasmo si procede alla raccolta. Se pur certi di aver svolto il nostro compito nel migliore dei modi, non sempre la natura ripaga con la stessa moneta: la mancanza di un "tetto" sopra alle nostre risaie ci rende inevitabilmente dipendenti da un clima in continuo cambiamento.

La raccolta del riso viene eseguita in modo totalmente meccanizzato, utilizzando una mietitrebbia cingolata. Grazie al suo specifico allestimento, la mietitrebbia riesce a raccogliere con rapidità i chicchi di riso senza rovinarli mantenendo intatta la loro struttura. Proprio durante la raccolta la mietitrebbia si occupa della prima pulizia del riso, separando direttamente paglia, lolla e polvere dai granelli, per restituire tutto lo "scarto" nuovamente al campo. Il riso raccolto verrà trasportato da rimorchi trainati dai trattori direttamente in azienda dove inizieranno le seconde operazioni di pulizia, per procedere poi con essiccazione e stoccaggio del riso. Dal mattino alla sera le grandi campagne si svuotano, regalando silenziosi paesaggi d'altri tempi. Proprio con questa calma iniziale le giornate iniziano ad accorciarsi ma il ciclo della campagna riprenderà subito. Già poche ore dopo la raccolta il terreno sarà nuovamente seminato a leguminose e li resteranno fino alla prossima aratura primaverile...

 Il riso raccolto è trasportato da rimorchi trainati dai trattori direttamente in azienda, dove inizieranno le seconde operazioni di pulizia, per procedere poi con essiccazione e stoccaggio del riso.Dal mattino alla sera le grandi campagne si svuotano, regalando silenziosi paesaggi d'altri tempi. 

Proprio con questa calma le giornate iniziano ad accorciarsi, ma il ciclo della campagna riprende subito. Già poche ore dopo la raccolta, il terreno è nuovamente seminato a leguminose, che lì resteranno fino all’aratura primaverile...

Appena raggiunto l'impianto di essiccazione aziendale, il riso è scaricato, per essere minuziosamente pulito e selezionato meccanicamente. Una volta pronto sarà essiccato sfruttando un sistema di aria calda che passando attraverso i singoli chicchi ne abbasserà l'umidità residua, portandola dal 19% circa al 13% circa. Da questo momento in poi il riso è pronto per essere stoccato negli appositi silos in acciaio, situati in capannoni coibentati, dove nessun fattore esterno potrà più danneggiarlo. Contemporaneamente saranno eseguite severe campionature per attestare la qualità del riso: solamente dopo aver superato i diversi test potrà far parte di RisiPreziosi e sarà pronto per la lavorazione e la successiva commercializzazione.

Nel 2019 iniziamo la nostra collaborazione con la testata So Wine So Food, LA TESTATA GIORNALISTICA DEL GUSTO ITALIANO

http://sowinesofood.it/

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